Riconosce di aver scritto molto velocemente To the Lightouse, ossessionata dall’immagine di sua madre...
Categoria: immersioni
Diario di uno scrittore. Il diario di Anaїs Nin: tra letteratura e psicanalisi
Inizierà a redigere due diari, uno vero, con le parti più oscure di Anaïs, e uno falso, con tutto ciò che può essere scritto e letto...
Quinta lezione: Raccontare per la storia
Il Lager da una parte è una guerra di tutti contro tutti, dall’altra un luogo di resistenza e in certi casi fraternità; vige una sorta di galateo da cui però non sono esclusi episodi di violenza...
What’s in a name – Le scrittrici e i loro pseudonimi. Rowling, Oates, Lessing: gli pseudonimi dimostrativi
Lo scopo di questa operazione è dimostrare che gli editori, anziché valutare un’opera basandosi su parametri di qualità letteraria, tengano conto solo del nome dell’autore...
What’s in a name – Le scrittrici e i loro pseudonimi. Pregiudizi di genere
Nel 1949 un’importante rivista di fantascienza censì la propria base di fan scoprendo che solo il 6,7% di loro erano donne...
What’s in a name – Le scrittrici e i loro pseudonimi. George Eliot e George Sand: L’importanza di chiamarsi George
“Penso sia possibile per noi donne ottenere molta più indipendenza di quanto si pensi, attraverso quel piccolo mucchietto di fatti che costituisce la nostra personalità...”
Quarta lezione: Perché crediamo a Primo Levi?
La memoria lavora a servizio del futuro, non del passato, rielabora le informazioni e organizza in continuazione il vissuto...
What’s in a name – Le scrittrici e i loro pseudonimi. Jane Austen e le sorelle Brontë: Ballo in maschera nell’Inghilterra vittoriana
“Gli uomini hanno sempre avuto molto più di noi: la possibilità di narrare la loro storia. La penna è in mani maschili”
Terza lezione: Una telefonata con Primo Levi
Deve essere un telefono che funziona, il libro scritto...
Seconda lezione: Esperimento Auschwitz
Per Levi la chimica è antifascista, è una scienza antidogmatica, sana e pulita...