3cento

Studio sulla riqualificazione dei semafori nell’età moderna

In seguito alla moltiplicazione delle rotonde i semafori hanno perso la loro funzione. Abituati a una vita di sporadici rapporti umani al momento del rosso, i semafori erano i più profondi conoscitori del ritmo della città, testimoni dei momenti più intimi dei suoi abitanti. I semafori sono stati per decenni i direttori dell’orchestra urbana. Hanno visto donne e uomini recarsi a lavoro al mattino e tornare a casa nel pomeriggio, bambini sui sedili posteriori crescere e prendere la patente. A volte hanno mantenuto il rosso un po’ più a lungo in preda all’innamoramento per un’automobilista, le hanno concesso qualche secondo in più per controllare il trucco allo specchietto retrovisore o sospirare leggendo il messaggio di un fidanzato o di un amante. I semafori conoscono bene le caccole tolte senza ritegno, i panini sgranocchiati e le briciole, i ciuffi di capelli aggiustati. Hanno guardato negli occhi il clacson che suona un secondo dopo il verde, manifestazione del peggio che l’umanità abbia da offrire, e si sono accontentati di una vendetta da gentiluomo bloccando col rosso improvviso gli inquinatori acustici. Hanno lampeggiato in giallo tutta la notte al ritmo intermittente dei nostri sogni. I semafori sono stati guardiani dei crocicchi in un tempo in cui l’incontro col Diavolo e con l’Altro agli incroci aveva più valore della semplificazione di rotonde in cui si perde l’arte dell’aspettare e s’immette vincendo il più forte, il più arrogante, il più irriverente.
Adesso, i semafori sono anziani in pensione dopo anni d’onorato servizio e sentiranno il peso della loro inutilità. Chiuderli in vecchi magazzini o – non sia mai – ritirarli significherebbe consegnarli al rapido e triste destino di tre occhi neri spenti. Per i motivi succitati questa Commissione consiglia al Comune di Bucinella di istituire un Progetto di Riqualificazione Professionale per Semafori facendo affidamento sui soggetti che più hanno avuto a che vedere con questi stimati professionisti: le famiglie.
Suggeriremmo quindi di incitare le famiglie di Bucinella ad adottare un semaforo e portarlo nelle loro case. Metterlo sopra la porta del bagno scandirà i turni in famiglie molto numerose, per esempio. Un semaforo potrà fungere da luce notturna per i neonati, potrà illuminare momenti erotici tra i genitori o trasformare una stanza in giungla tropicale per i ragazzini. Ogni semaforo è pieno di affetto e storie da raccontare.
Si potrà, talvolta, trovare il proprio semaforo alla finestra, di spalle. Starà guardando il traffico cittadino, le luci rivolte alla strada. I semafori sono creature nostalgiche. A quel punto basterà coccolarli un po’. I vecchi semafori si accontentano di una coperta sulle spalle, un DVD di Fast & Furious o un’oretta a giocare alle macchinine coi vostri bambini.

                                                                                                                                    Federico Guerri

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